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L'Italia vista dall'estero...

sabato 7 febbraio 2009

Il silenzio è d'obbligo, ma non contro l'Imperatore Berlusconi


Questo blog decide di non entrare nelle discussioni etiche e personali sul caso di Eluana Englaro. L'autore di questo blog non crede come sia possibile che una persona, in questo caso Silvio Berlusconi, possa avere diritto di vita e di morte su un'altra, ignorando tra l'altro una sentenza della cassazione.
L'autore di questo blog sa soltanto che il dolore di un padre merita più rispetto di un delirante premier che si crede il nuovo imperatore.
Alle sentenze ignorate ormai ci abbiamo fatto il callo... ma non rinunciamo alla libertà.

Pubblico qui un articolo di Marco Travaglio tratto dal blog VoglioScendere.it, che sottoscrivo pienamente:

Portatelo via
Questo blog non si occupa di Eluana Englaro perché ha troppo rispetto per i misteri del dolore, della vita e della morte. Ma non possiamo non occuparci, ancora una volta, di un governo indecente e di un premier fuori controllo che ieri, dopo la bocciatura del suo demenziale decreto incostituzionale e vergognoso, ha sostenuto che Eluana sta benissimo, tanto che potrebbe persino avere figli. In attesa che ci racconti una barzelletta sui malati terminali in coma vegetativo, sulla scia di quelle sull’Olocausto e sulle ragazze stuprate, sarebbe il caso che qualcuno provvedesse a un Tso (trattamento sanitario obbligatorio). In un paese perlomeno decente, in casi come questo arrivano due infermieri e portano via il soggetto in ambulanza, per sottoporlo ad accurati accertamenti. Quanto poi a quel che è accaduto in queste ultime ore tra il Quirinale e Palazzo Chigi, prepariamoci a leggere le “indiscrezioni” dei “retroscenisti” che, a seconda degli schieramenti, faranno apparire il capo dello Stato o il capo del governo come eroi della resistenza. Io preferisco guardare al risultato finale. Berlusconi ha ottenuto ciò che voleva: dimostrare al Vaticano di aver fatto tutto il possibile per compiacere le gerarchie ecclesiastiche (si spera non tutte) e i loro seguaci più ottusi. Napolitano ha ottenuto ciò che voleva: dimostrare che, almeno una volta nella vita, ha avuto il coraggio di rimandare indietro una legge vergogna, altrettanto incostituzionale quanto il lodo Alfano o la schedatura ai bambini rom o l’aggravante razziale per gli immigrati clandestini o il decreto sui rifiuti in Campania. In più, se c’era qualche speranza che il Quirinale bocciasse la legge-porcata sulle intercettazioni o la controriforma della giustizia varata ieri dal Consiglio dei ministri o il nuovo pacchetto sicurezza che legalizza le ronde padane e impone ai medici di denunciare i malati clandestini, ora quelle possibilità si riducono al lumicino: un intero esercito di pompieri si scatenerà per spegnere i fuochi di questo “scontro fra Napolitano e Berlusconi” e per riportare la pace tra i due palazzi. Così Berlusconi uscirà, ancora una volta, vincitore: a lui, di Eluana, non frega nulla. A lui interessa distruggere la Giustizia. E da stasera ha qualche chance in più di farcela.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli italiani ancora non hanno capito che berlusconi e', come le sue tv (e sono tante), uno spot pubblicitario e in questo caso a favore della chiesa (un'altra fonte inesauribile di voti) e prende per l'ennesima volta per il c.... il presidente della repubblica, costituzione e tutti noi. Ricordate: Eulalia e' il suo ultmo pensiero!!!

Alessandro ha detto...

sono pienamente d'accordo con il tuo pensiero! Tanto fumo e arrosto solo per se stesso! grazie per il commento! a presto